Poi mi guardi,
nel silenzio ti sento
e dall'apice di un orgasmo,
scivola via il nostro presente.
Tu ami osservare
quando vanno le mani, su di me
-come piume-
delicati polpastrelli d'armonia.
Mi sorseggi assetato,
sulle umide labbra
-ed io sono tua-
Si condensa l'amore
in un'orgia di stille,
bianche gocce intrecciate
rovesciate nel calice caldo
di porpurea rosa
-la tua Luna-