Ricordi?
Su quel prato fiorito,
sotto un limpido cielo
prese avvio
il garrulo gioco,
ed eri tu la più gioiosa,
la più bella,
divinamente bella!
Materna,
la natura ci accarezzava,
e ogni più piccolo evento
al sorriso, alla gioia
ci spingea.
Ma
nel tempo miglior del gioco,
decisamente,
dall'attonito gruppo
ti allontanasti
senza volgerti indietro,
e vana fu l'affannosa rincorsa
ché nell'aere ti dissolvesti,
giovinezza!
Ancor oggi,
negli adulti incontri,
con ardor
rimembriamo i dì
della tua beltà,
della tua purezza.
Or son mutati i giochi,
ci allieta la POESIA
e non manca, sai,
la felicità,
ma
tu non sei tra noi.
E allor serenamente,
dalla dolce Musa avvinti,
ti evochiamo
e, vagheggiando quel prato fiorito,
cantiam:
" Fiori di campo,
i nostri volti incisi son dal tempo;
la gioventù fuggita è come un lampo! ".