Improvvise,
nell'azzurro mattino
di fine estate,
nubi nere
fanno capolino
dalla collina, accompagnate
da tuoni e saette, sulle riviere,
il vento gelidamente
si insinua tra le vesti,
fino alla pelle,
dando i brividi
dell'autunno imminente.
Temporale di fine estate,
estingui la calura,
spesso portando
danni all'ambiente.
Cadono insistenti le prime gocce,
ai colori danno risalto,
alzano i profumi
della terra e dell'asfalto,
profumi che riempiono le narici,
che entrano dentro,
profumi delle tue radici.
Piante assetate dall'estate arida,
vi beate dell'acqua
che rigenera le foglie
prima della morte,
ultime voglie.
La terra assorbe
in parte l'acqua battente,
poi inizia a ruscellare,
ingrossa i rii, i fiumi in piena
quasi a traboccare,
fino all'arrivo
nell'immensità
del mare, ingiallito,
ricorda alle foglie
il colore che assumeranno,
un invito,
prima dell'ultimo vagito.