Quello che le tue labbra non osano pronunciare,
i tuoi occhi urlano.
Quanto di più invero la tua bocca afferma,
i tuoi occhi smentiscono.
Mi rendo uditrice sorda delle tue bugie,
con deliberata voglia di osservarti essere,
taccio delle mie scoperte mentre ti convinci di potermi raggirare.
Tutti facciamo il tuo gioco ma,
non tutti posseggono quei tuoi occhi,
così veri, incerti, spaventati,
alle volte pellegrini di un continente tutto tuo.
Mi sono risparmiata dall'avere passionali rifugi dell'anima
non perché il mio corpo non li bramasse:
era il mio cuore che non me lo permetteva.
Sin da quella notte in cui hai cercato rifugio in altre braccia,
toccato la dolceamara voglia di te su altre labbra,
il mio desiderio non era ripagarti con lo stesso presente indesiderato:
era farti capire che sei tu a volere una fine al mio affetto, non io a meritarmela.