Mi allontano dal mondo
che a guardarlo da lontano
sembra più bello...
in picchiata verso l'alto
come un aquilone
roteo vorticosamente
la carta sbatte l'aria
le stecche flettono
nel vento freddo
il sole attira la mia corsa
esultanza dei sensi
presto arriverò nell'infinito
Eccomi sono giunto
sono qui di fronte a te
uomodio dell'olocausto terreno
stringi questo mondo
in una morsa sadomaso
sfinisci il suo respiro
la terra si agita geme
versa speme nero
tutt'attorno buii
sono in stallo
instupidito dal dolore
ho perso il vento
ma chi l'ha detto
che a guardarlo da lontano
sembra più bello...
Perdo il volo
roteo vorticosamente
la terra risucchia la mia corsa
in picchiata verso il basso
mi avvito su me stesso
ero un aquilone
mi rendo conto
che ora sono solo io
e precipito nel mare
... delle mie lacrime