Potemmo godere
d'incomparabili confusioni
potemmo servirci
delle realtà delle voci
delle orecchie
e delle loro mani fedeli
Re Giorgio decise
d'offrire un vuoto a perdere
manipolando diffusioni di semi
per terre dalle diverse
dimensioni
Potemmo piangere
assuefatti dalla speranza
godemmo invece
di stupori miseri
seduti in platea
a guardare un telo
dalle sembianze di grande organigramma
distribuire humus nostalgico
disorientato
nazionalista
Imbocchiamo l'un l'altro
confusionari apocrifi sapori
che ormai è troppo tardi
per cogliere il bandolo
e tutti i colori
che è ancora possibile
solleticare herz di cuori
in subbuglio
Potemmo immergerci
nel fiume sacro
interamente
ma ora cerchiamo di riempirne il letto secco
con pioggia acida
in bicchieri
piccoli