Lieve delicato il fiore di marzo
Sbircia leggero dagli arbusti odorosi,
anelito di primavera infausta.
Non germoglio, non rondine,
Dolce mestizia della ripetizione
Gioia infelice del ricordo
Sibilo ottundente di tromba trionfante
volgersi strisciante delle stagioni.
Dal greve al piano al dolce
Dal dolce al piano al greve,
l'illusione di un'emozione
dipinge le pareti di queste mura
Trasparente prisma insapore.
Soffi agitati di materia
Danzano nel nulla
In cerca di consistenza.
Un altro giorno,
un altro mese,
un altro anno è trascorso.
Serena la vita scorre lieve,
guscio luccicante
trascinato da animale solerte.
Dolce mestizia di una spirale
sempre risplendi inspiegabile al sole.