Quanto sangue innocente
Dovrà scorrere ancora tra le vostre enormi mani.
Quante madri innocenti
Dovranno ancora versare le loro mille lacrime
nell'attesa di rivedere i loro piccoli figli,
e pulire il sangue di altri innocenti
portato davanti alla loro porta.
Quanti soldati ancora
Dovranno vedere morire,
Per propria mano,
uomini come loro,
padri come loro,
figli come loro,
esseri umani nati per vivere e non per perire.
Quante case, quante scuole, quante piazze
Dovranno ancora essere svuotate per poter dire:
ADESSO BASTA! ABBIAMO FINITO! ABBIAMO VINTO!
Cosa?
Cosa si può vincere in un gioco così spietato,
dove fumo e cenere sono il pane dei vincitori,
dove l'odio e l'infamia riveste
chi credeva di dover portare la pace,
dove sangue e fango ricoprono chi ha ricevuto quella pace.
NO!
Non può mai essere questa la pace che desiderate.
Provate a sostituire ogni pallottola con una parola.
Provate a seppellire i corpi esanimi dei gracili bambini
dentro i giardini delle vostre ricche case.
Provate ad asciugare con le lacrime di una madre
il sangue che avete cosparso per le strade.
Provate a cercare il nome e il cognome
di un morto qualsiasi
e marchiatelo sui vostri splendidi cappotti.
Provate a camminare in mezzo alla gente
con quel nome attaccato sui vostri vestiti,
e provate a dire: SI, L'HO UCCISO IO!
Provate a sentire l'eco,
di quella che voi chiamate pace,
e ascolterete il suono delle mille voci
che, tremanti, ancora chiedono: PERCHE'?