Lei, sparita dal giorno dell'ultimo amore
aveva smesso di farsi trovare
e sperava che senza domande
lui la lasciasse andare.
Ma come ogni buon amante ferito
lui scelse la via dell'agonia e la andò a cercare,
sapendo bene che finirà pentito
solo per sentire quanto aveva amato la persona ed il bacio sbagliato.
E quando lui la trovò, lei non trovò altro da dire
se non ti ho tradito perché
non riuscivo a stare solo con te.
Lui la lasciò parlare,
poi si chinò e raccolse un fiore
raro come il tradire,
ma prezioso come l'avvenire.
Colto dallo sterminato campo violetto
uno per ogni amante che aveva sbagliato letto;
"questo" le disse "è cresciuto per te
si chiama non ti scordar di me"
pensa adesso tu non mi avrai
ma non potrai scordarmi mai.
Lei lo buttò subito via,
ma lui rise della sua follia
e disse "ormai ti ha punto amore
guarda il tuo dito, a cui non mente il rossore,
non smetterà di crescerti sul cuore;
Ed ogni giorno ti ricorderà che io sono passato di qua
solo quando smetterà il cuore di pulsare
il fiore solo allora smetterà di respirare;
alla fine capirai che dovrai portarlo nella tomba
lui e i suoi cento
echeggianti rintocchi del tradimento.
Lei disperata per la sua pena
prese un pugnale e come nella roccia lo conficcò nel cuore
per impedirgli di sentire dolore.
Quando moriva e il suo sangue scendeva bravo,
lui sorrise e le disse "scherzavo"
mentre lei inalando l'ultimo respiro
soffiava via la prova di un errore grosso
e si perse nell'aria una pioggia di polline rosso.