come passi le roventi notti d'estate
quando prigioniero e solitario nel tuo mondo segreto
prendi per mano la notte
e l'accompagni fino al chiarore dell'aurora
spingi il calore della tua pelle fremente
verso spiagge agognate e distanti
la tua cravatta nera ti strangola
solitudine ti soffoca
solleva il tuo petto ogni vitale battito
stretta la giacca che indossi
ti uccide
come la mantide divora il suo maschio
pigiato e ferito nel tuo microcosmo
sogni l'amplesso compiuto e totale
non indugiare
lei aspetta te
scarta le ali spiegale vola
ghermisci l'anelito
compensa il fervore