Sussurato.
Rosa rossa
che sbocci in ventre d'ottone
adagi sibilando
petali di umana pietà,
dal segreto ti levi nella polvere
in sussurate mura, compagnia degli affranti
nelle sacre mura di lacrime d'argento.
Di muta miseria
lenta
germoglia rampicante,
odorosi violini suonati in ginocchio
nel grembo calcareo del tempio silente.
Come la messe accarezzata dal vento
io vivrò
come spiga sarò colto
adagiato coi miei simili in covoni,
i miei fiori liberi dal rachide
ali d'amore strappate per il volo.
Nell'aere fresco
Lento risuona mistico crescendo;
i miei occhi riempiono di significato
lo spazio vuoto della speranza.