L'odore del caffè alla macchinetta,
le poche parole, rubate alle pause,
gli stessi discorsi da sempre,
gli arrivi e le partenze,
i passi frettolosi, le gambe stanche,
i sorrisi ed i pianti,
scanditi da un orologio,
da silenzi di intesa
o di indifferenza,
da parole di troppo o mai dette,
da grandi amicizie e alleanze,
invidie, rancori, amori.
Tramonti, traguardi attesi o temuti
che segnano una fine o un inizio
che nascondono dietro a un sospiro
di sollievo, la lacrima di un ricordo,
già di un rimpianto.
Scadenze e inizi,
morte tua vita mia,
capi e capi chini.
Su quella panchina,
davanti ad un armadietto di ferro
piangevi di nascosto,
da quel giorno non ti ho più rivista...
Il lavoro...
è come la vita.