Devo fare ancora tanta strada scalza
ferirmi i piedi, le ginocchia e le calcagna,
e sanguinare le labbra ad ogni inciampo
devo ancora scalare monti e dossi
scalfire le mie unghia nell'ascesa...
Devo ancora percorrere sentieri
nei purgatori dei giorni sempre uguali
per giungere al chiarore delle stelle
alla purissima neve dei ghiacciai,
ai crinali che precedono le porte
di dimore senza chiavistelli.
Devo ancora mangiare pane duro
bagnato solo all'acqua delle fonti
e su guanciali come rovi di pensieri
deporrò ogni notte i miei capelli.
Livide saranno le mie guance nella lotta
ad ogni duello sostenuto ad armi improprie.
Ho un cuore debole
ma le braccia mie sono forti
so superare le sconfitte e gli sconforti.