Osservo quel recinto vuoto
non riesco più a respirare.
Conoscevo la tua indole, quel moto
che ti spingeva a fuggire.
Il cancello di legno è infranto
a me non resta che soffrire.
Alla comoda vita hai scelto l'istinto
che ti ha portato a pascolare!
Al comodo riparo d'affetto
hai preferito un prato in cui brucare.
Ora piango sul latte versato,
sul latte di capra... ovviamente.