La crosta ora
Si stacca
Da sua gola:
è tutto quanto finora
avrebbe sputato,
puranche,
senza risultato.
E non c' è pudore o vergogna.
I conti tornano.
La vista scende,
offuscata dalla nebbia
dei pregiudizi e del già visto,
come involti inestricabili
bave d'esperienza
che cingono la mente
I conti tornano.
L'udito si fa balzano
Tutto questo rumore
Per il nulla finale
Si capisce,
fa rimaner male
e comunque son solo parole,
parole,
dispersioni d'azioni,
intenzioni, spari a salve,
bagliori di grovigli interiori.
I conti tornano.
Ogni organo
Di percezione
Prima del resto
Muore,
per sopraggiunto inutilizzo,
si lascia solo l'essenziale,
che la verità al vecchio
pare abbagliante:
l'evoluzione è lenta
richiede paziente ripetizione
delle stesse esperienze
per una progressione
che solo da lontano
si potrà osservare:
dall'alto dei Cieli.
I conti torneranno.