Miele di baritono
Dolce canto di una sinusoide,
mi trascini per vette e per abissi
eterna ghirlanda scintillante
d'acrobatico pensiero
Fiori celesti sbocciano
Nelle alture del mio intelletto
E giù
Giù a valle nevica,
E splende il sole.
Molti caratteri di una parola indecifrabile
Scritta nelle circonferenze del mio mondo,
in principio
per ruotare in eterno
come bussola verso gli astri
D'occidente
Sento ancora il passo lento
Incerto
Scale che si intrecciano
In infinite dimensioni
Ma d'oriente
si leva cuspide di forza e bellezza;
perpetuo candore di marmo sul velo del mare
regge la volta dei pensieri miei
come bianco filo d'amore.
Spazio d'esistenza,
Come magnete mi attrai ad infinite ordinate,
il senso m'illude di vedere
posso respirare;
vento di levante
Fiato delicato spira
si posa sul mare increspato,
me me stesso materia dello spirito
che d'ogni molecola d'aere discende nel cosmo
in delicata sinfonia d'unico respiro.