Funamboli ed equilibristi
sull'orlo del precipizio
giocano con la vita,
e uno stanco Pierrot,
dopo aver smesso di piangere
al chiaro di luna
si strucca
e ripone gli abiti della farsa dell'esistenza
in un remoto cassetto.
Una tigre nella foresta della notte
sfodera gli artigli nel buio
e un'allegra tristezza
fa da sottofondo alla monotonia
di giornate bruciate.
Il mondo è stanco
e abbandona quel lurido tendone.