Era arrivato col treno da lontano,
da un paese del sud, disoccupato,
valigia di cartone nella mano,
e l'aria in volto di chi è disperato.
In quella città triste e senza mare
sognava la sua terra e i suoi compari
andare a pesca, accender le lampare
e alla festa pranzare coi suoi cari.
Ma qui la gente è indaffarata e destra
lavora tutto il giorno, anche di notte:
se vuoi mangiare un piatto di minestra
sgobba fin che non hai le ossa rotte.
Scaccia la nostalgia, si dà da fare
il capomastro gli insegna il mestiere,
ha tanta voglia, si mette a imparare,
in breve diviene un buon carpentiere.
Trovata una ragazza assai carina
si sposano e nascono due figlioli,
vivono in un villino, su in collina,
si è in città, ma sembra d'esser soli.
La vita scorre placida e tranquilla
ora è padrone di una propria ditta
si è costruito un'altra bella villa
chiusa intorno da un'inferriata fitta.
Ché da qualche tempo c'è una novità
manca la sicurezza per le strade
ci son tante facce strane giù in città
giunte qui da chissà quali contrade.
Gente che ad ammazzarci nulla perde:
dobbiamo rimandarla all'altra sponda,
perciò, indossata la camicia verde,
passa le notti a girar con la ronda.