Ogni sera torna a casa con il profumo delle altre donne sulla pelle.
E ogni notte quelle donne diventano incubi, deliri e paure. È vero, mi ha offerto un rifugio quando scappavo dalla mia ripugnante famiglia. Quella famiglia che mi ha privato del mio essere più profondo:l'individualità.
Si, ha curato la mia febbre, mi ha protetta dalla volgarità dilagante di un bancone del bar. Ma il suo status di fedele traditore mi umilia, non tollero le sue amicizie erotiche. Voglio essere l'unico corpo per lui, non solo la donna che gli dorme accanto e quindi l'unico suo amore.
Scappo da lui e da questa strana primavera che m'inquieta. Carri armati invadono la città, e lasciano pesanti tracce sulla strada. Il mio pensiero e la mia espressione sono banditi, un nuovo un campo di concentarmento invade il mio cervello. Scappo, e non so se la mia fuga avrà un ritorno.
Ancora non lo so.
Ma so che prima o poi la mia scelta rivelerà il suo peso. E sarà insostenibile.
l'autore Viky D. ha riportato queste note sull'opera
Ispirata dalla lettura de "L'insostenibile leggerezza dell'essere", di Milan Kundera