E tutt'un tratto ho capito di essere in lutto.
Inconsapevolmente,
infelicemente,
piangevo quella morte.
No, non era pianto,
non erano lacrime,
era un urlo dell'anima.
Passavano i giorni,
passavano le notti,
ma non c'era dolore tangibile.
C'era però
tanta tristezza,
vuoto e un'incolmabile malinconia,
come se tutto fosse cambiato,
come se ora non potessi essere felice,
ma nemmeno triste.
No, tutto era grigio.
No, tutto era statico.
Come se i colori fossero morti,
si,
i colori,
la vita,
la felicità,
la tristezza.
C'era solo attesa,
attesa,
attesa di fine lutto,
da quando tu te n'eri andato,
da quando l'amore era morto.
Ma davvero è morto l'amore?