Ora manca l'ascensore
Per salire magari le scale
E non soffrire, oh amore!
Di povertà e di male
Innalzarsi come anime libere
E sorvolare quel che rimane
Di noi in un mondo di chimere
Dove le mete sono lontane
E le ali sono spezzate dal boia
Che vigila sull'iniquo ordine
E sulle fabbriche di sogno e di gioia
ed io voglio essere come una rondine
Però questo strano paese non ha un confine
Dappertutto funziona allo stesso modo
Ci si muove come dentro un campo di mine
Dove ogni uomo è fissato dal suo chiodo
Dalla paura del diverso e dell'altro
E persino della sua stessa ombra
Che muovendosi potrebbe causare il disastro
Sotto il sole che cresce come la tundra
Ci avevano detto di studiare
E abbiamo studiato fino alla miopia
Ma le nostre sorti rimasero amare
Piene di malinconica utopia.