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... di notte
Ricordi lontani
si presentano di notte,
fastidiosi,
come trilli di telefono.
Immagini sfuocate,
confuse,
si susseguono
come se il film
della vita
si fosse srotolato
accidentalmente.
La notte diventa lunga,
interminabile.
Il letto
un groviglio di rovi,
un giaciglio di fachiro;
cambi posizione,
senti anche caldo.
Incazzato ti alzi
per non infastidire
chi riposa accanto.
Imprecando sottovoce,
senza accendere la luce,
vai in cucina.
Metti un pentolino
sul fuoco,
fai una tisana,
leggera;
ma che cazzo
avrò mangiato
ieri sera?
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