È dalla primavera
che sbircio i tuoi rami alti
e s'impigliano gli occhi
lungo il fusto che gusto
sin giù alle radici.
Ho bevuto con te
sorrisi afosi
e tempeste estive,
ci hanno rinfrescato
a gocce sparse
a respiri fini.
Ora lentamente ti spogli
e di versi diversi sfiori i fogli
ed ad una ad una le guardo
e nuovi giochi attendo
sempre steso lì d'intesa.
Si nasconderanno
sotto la coperta di panna
tutta da riscaldare
e calde, rosse foglie
tutte da razzolare
fino a primavera.