Lì vi vedo, in ordine sparso, divisi,
per poi unirvi nuovamente.
Leggo i vostri pensieri,
nelle azioni che sviluppate.
Si muovono a strappi,
sono in qualunque insieme uniformi,
anche se percepisco che non sono
più originati dal cervello
o dal cuore, purtroppo per voi,
sono azioni originate dallo stomaco.
Si manifestano con conati di vomito.
Fortuna vuole che distanziato e
fermo su un ciglio della strada;
vi guardo, non vi incito, è sufficiente
quello che vedo, per i miei equilibri.
So che fra poco ci sarà una curva.
Poi non vi vedrò più.
Nel cammino della vita,
non viviamo su un circuito.
Non serve tormentarsi
voi siete lì davanti,
non correrò il pericolo
che mi raggiungiate alle spalle
e fare nuovi danni.
Questo per ora è sufficiente.
Poi vi capiterà,
certamente qualche cosa.
È garantito!!