A notte, palpebre di granito
dure a custodire germogli di sonno
come vetri acuminati
mi incidono l'anima.
Percorro sentieri silenziosi,
nel tratto breve del mio balcone
mentre nelle case tranquille
si consuma il fiore dell'amore.
La luna, calamita celeste,
questa sera è in festa.
Veli di nuvole le incorniciano il volto.
Veli lievi come sospiri,
come tulle di donna che va sposa.
Lontano, oltreconfine,
un uomo guarda la stessa luna.
Se tendessero la mano
ad un cenno convenuto
la potrebbero afferrare
e mordere insieme.
-Nei tuoi occhi rimane una luce di cielo-
-Nei suoi occhi il sapore di un bacio-