Come una nera macabra dama
vedova, vedo viva la mia vita.
L'umana sapienza ama il proclama:
cogli la modernezza imbrunita.
Al tempo del cornifero Ariete,
neri Luciferi oblieran Lete.
"Crogiolati, moribondo, nel vizio
del mio dominio! Giocondo lassati
alla vezza certezza! L'orifizio
ottura con goduria! Ammazzati!":
questa la moina, questa la promessa;
questa la mira di mente oppressa.
La tua tomba reclama la tua carne,
torba di vermi n'acclama i gusti.
E le mie saranno risa di gioia.
La società t'ha preso per disfarne.
Non io, non noi! Gloriosi novi fusti,
d'epoca a maggio recisa dal boia.