Babbo di cachemire, oggi t'ho incontrato
sbirciando oltre i cancelli d'una villa.
Tripudiavano ortensie e siepi e viali
ottusi forse, ma sicuri
d'imboccare la soglia.
Voglia di pianto? Non è il caso.
Riverisco il tuo sarto e i tuoi princìpi
i miti i riti ed i penàti
quegli abbracci mai dati
per pudore, quell'assenza di odore.
Mozart Beethoven Boccherini
empiono il buio d'una stanza.
Ssst!
Danza la mia guancia accesa
sulle tue lane fini
sai come sono i bambini
per un contatto rompono l'intesa.
Scende la pioggia, innaffia il paradiso
varca il cancello delle ciglia, invade il viso
il collo, si tuffa nello scollo
del mio maglione blu.
Tu.
Ma non dovevo non pensarci più?