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Scogliera di Polignano

Mi soffermai quell o meriggio di autunno cosi’ rapito
A mirar come d’incanto le bianche perle del mar
Mutarono in vermigli coralli, cosi che’ l’aspra e salata area
si accese per riscaldar di passione lo mio core, affinché scolpissi
nella fragile tela quella aurora che mi colpi’.
Di meraviglia mi cullai come un bimbo aprendo gli occhi allo cielo
Finche’ calma e placida la notte mi traspose nel placido sonno
e del ricordo mi è vivo il sentimento poiche’ potei narrarlo
Fremendo come d’allora di estasi ed incanto.

 

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1 commenti:

  • Roberto Renna il 27/03/2010 21:18
    Mi evoca una nostalgia delle parole di un'altra epoca di suoni pieni di sillabe precise.
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