Cosa devo fare ancora, ditemelo,
volete forse anche la mia anima,
e perchè poi, dovrei svendervela,
insulsi e irrefrenabili come vampiri,
avete il cuore di piombo come l'aria,
che siete costretti oramai a respirare,
aria pesante avvelenata dalla cupidigia,
ecco questo è il nuovo mondo per voi,
ma è anche il mio mondo purtroppo,
come voi immerso in fiumi di veleno,
fiumi che sfociano in mari sterili e neri,
la colpa è anche mia, carnefice come voi,
passivo come canna al vento, osservavo,
non sapendo o volendo urlare il mio sdegno,
e adesso piango, lacrime amare e copiose,
che fluiscono in rivoli che si perdono nel nulla,
nel vuoto dei sentimenti svaniti e appassiti.
Sì, svenderei l'anima per ritrovarci insieme,
ricostruire quel tempo lacerato e distrutto,
dal nostro arrivismo e dalla bieca ipocrisia,
ingannati da un consumismo ingiustificabile,
maledetto, inutile, futile e amaro come fiele.
Forse non è ancora tutto svanito e perduto,
dobbiamo riuscire a far ritornare le rondini,
seminando i nostri campi di lucente grano,
irrigandoli poi con acqua chiara e limpida,
liberiamo la terra di cose inutili e deleterie,
rinneghiamo i venditori di terrificanti sogni.
Non sò se possiamo farcela ma proviamoci.