Tra i vicoli del tempo
una sera lo incontrai.
Muti, inconsapevoli
noi tasselli del destino
fato crudele che lambì i nostri cuori.
Ma arrivò il gelo, improvviso
che soffocò l'acerbo germoglio.
Tutt'intorno solo vuoto
mentre la pioggia scavò un altro solco
sulle gote assuefatte.
Niente restò, di quell'attimo eterno.
Tra le mani strinsi soltanto
un cuore lacerato.