Sorgiva emergi,
ocarina,
e tersa non tergiversi.
Squilli;
chi canta?
Tu, tu!
Tu, tu!
E si resta
senza risposta,
con rugiada su gote
ruvide e tese.
Lucido il suolo
prepara la danza
di fremiti gremiti
in infiniti gemiti
lenti
tra tre struzzi trottanti
a testa insabbiata
e torrenti minuti.
Tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu!
Attraversata la linea
si cade.