Sapore di fichi colti dall'albero
tra foglie aperte, ampie, protettive
Gusto d'un dolce che strega
pizzico di latte
su labbra vogliose,
brucia ed esalta.
Colgo con mano che ruba.
Ritorno all'albero
e vedo una danza d'inferno.
I fichi non colti urlano di dolore.
Si squarciano in richiamo, in offerta
inutile ormai
violati dall'abbandono
mostrano l'intimo
in estremo beffeggio
qual demoniaco riso
per dire
" non m'hai preso e mi vendo
al marcio del tempo"