Verrò da te
quando s'alza la luna
con gli abiti laceri
di chi mendica amore.
Avrò labbra screpolate dalle sferzate di libeccio.
Gli occhi cisposi
di quanti navigarono
nel caos calmo dei giorni.
Sfinita, aggrappata
a zattere macere di abitudini.
Le unghie logorate per lo sforzo
di tenermi ancora in vita,
Verrò da te,
quando il sole cocente
avrà prosciugato le mie vene,
verrò da te, e in calici di mani
mi darai da bere.