(12 Giugno 1981)
Guardo il tuo visino
e non mi sembra vero…
Tu, mio figlio!
Non c’eri ancora
e riempivi di già i miei giorni,
la mia vita,
i miei sogni di madre.
Non sei diverso
da come ti sognavo,
da come ti volevo.
Finalmente ti tocco,
ti accarezzo,
ti stringo al mio cuore…
e tu lo riempi di felicità immensa!
(12 giugno 1999)
Passano i giorni, i mesi, gli anni,
ma nulla cambia
nel cuore di una mamma!
I versi che ho sentiti “vivi” allora
son “puri”, “congelati” e “veri” ancora.
Il tempo mai li cambierà,
nemmeno la tua maggiore età!