Un
attimo.
Quivi
cattedrale
nel silenzio
della bara
mio concittadino
resta.
Le colonne
sostengono
una base
del mio cuore
di arenaria
pronto
a sgretolarsi
a tutti
questi visi
straziati
dal cielo illuminati.
Buon viaggio
salutami il Padre
non scordare
l'atmosfera
di oggi.
Grazie ragazzi, sono contento sia arrivato il messaggio. Nella cattedrale c'erano moltissime persone, non si era mai vista una cosa del genere. Ho voluto omaggiare questo mio concittadino in una poesia carica di dolore, sentimento.
Grazie
Sì, Giuseppe, si sono salutati ed il Padre avrà accolto la sua Anima ed ora inizia la sua Vera VITA... Gian Marco ci ha solo preceduto e lì con tutti gli altri eroici Figli di terra di Sardegna, che purtroppo molti ne ha dato...
Sono partiti consapevoli dei rischi, con i loro sogni, timori e speranze, ma sono tornati dai loro cari avvolti nel Tricolore, portati a spalla dai Commilitoni.
Saranno sempre nel nostro ricordo!
Grazie, Gian Marco,
riposa in pace!
'SA VIDA PRO SA PATRIA!
Un omaggio poetico veramente bello, ricco d'amore e rispetto!
Bravo Giuseppe!
Giuseppe, dolcissima e profonda di sentimento questa poesia, per un'anima che non c'è più. Anche il mio cuore piange per questo nostro conterraneo la cui vita è stata spezzata così prematuramente, così come per gli altri giovani che se ne sono andati.
Dice bene Tania, quando cominceremo ad amarci veramente? Siamo tutti figli dello stesso cielo!
dedicata a quel ragazzo che mi dicesti, presumo... molto bella, commovente e mi ha colpito quel"salutami il padre"... vedi...è come dico sempre, siamo tutti fratelli dello stesso universo, allora quando cominciamo ad amarci veramente... bravo davvero