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L'ultimo viaggio

Poveri versi,
come farete
quando questo
corpo innocente
vi avrà abbandonato;
che ne sarà di voi
melodiosi versi miei,
amici della mia ragione
ditemi, chi avrà cura
dei vostri ricordi;
quando i pensieri miei
vagheranno nel limbo
dell'eterna agonia.
Candidi versi miei,
voi che avete donato a me
momenti di sana follia
nonostante tutto, io tiranno
vi abbandono; vi lascio
ai vostri sogni, che ignari
e senza fretta, scorreranno
davanti ai vostri occhi come
in un film in bianco e nero,
dando la sensazione
alla speranza per un istante,
di prendere forma e colore
prima che cambi il vento.

 

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1 commenti:

  • francesco verducci il 20/10/2010 11:18
    È per questo che li scriviamo, li recitiamo, li disperdiamo nel vento della memoria altrui, per farli vivere oltre il "nostro sogno".

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