Attraversai un tunnel
di bellissima luce bianca,
che infondeva armonia e pace,
mentre sulla strada, giaceva
privo di vita il mio corpo.
Rividi le persone conosciute,
ne vedevo i loro pensieri,
i loro sentimenti, tutto sembrava
irreale, quando all'improvviso
sguardi carichi di odio,
fecero tremare la mia Anima.
Spaventato, tentai di fuggire,
ma la terra si apriva sotto di me,
come un'enorme bocca.
Dio! Dio! Ti prego salvami!
Il dolore, la vergogna
e la puzza di quel luogo,
mi lasciavano nella più buia
disperazione e mentre precipitavo,
i miei piedi restarono impigliati.
Della parziale immobilità ne approfittarono
le orripilanti creature del luogo,
che immediatamente si attaccarono
come gigantesche sanguisughe.
Ricordai le parole del De profundis,
e gridai con tutto il fiato che
avevo nel corpo: "Ascolta la mia voce,
se consideri le colpe, chi potrà salvarsi?"
In quel preciso istante, la mia Anima
fece ritorno nel mio corpo.