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Il vicendevole navigar degli occhi

Ricordo quando i tuoi occhi,
scivolavano sull'azzurro
dei miei, allora era distante
la paura che i miei occhi potessero
farti del male, perché come un bellissimo
cigno, avanzavi sul lago dei miei occhi.
Furono le mie parole, a farti volar via,
per quel legame indissolubile che
s'era creato tra il significato delle
mie parole e la dolcezza
nel proferirle.
Ora, più non navighi nei miei occhi,
né a mancarti sono le mie parole,
ogni tanto sorridi, o beatitudine
di acque tranquille!

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 26/07/2013 14:24
    Splendida poesia... complimenti

7 commenti:

  • Ada Piras il 26/10/2011 16:42
    Tanto bella... navigando dolcemente nel mare dei tuoi occhi.
    Mi piace...
  • Dolce Sorriso il 23/10/2010 23:40
    che dolce...
    un mare d'amore dove poter navigare.
    Grande Fabio
  • laura marchetti il 22/10/2010 08:18
    una navigazione dolce sulle acque dell'amore... rotta infinito
  • Giacomo Scimonelli il 21/10/2010 19:36
    molto bella... piaciuta
  • Giuseppe Tiloca il 21/10/2010 19:26
    Grande mare dove si può navigare. Gli occhi sono un importante punto di accesso della persona, bravo
  • loretta margherita citarei il 21/10/2010 19:08
    bella e malinconica poesia, negli occhi il tutto, piaciutissima amico caro.
  • ELISA DURANTE il 21/10/2010 18:55
    Paura del significato di parole pronunciate con dolcezza? Che caspita le dicevi? Beatitudine di acque tranquille? Queste sono le tue, quelle dei tuoi occhi, da cui lei è volata via; in fondo non rimpiangi lei ma il vicendevole navigare. Fabio, è inquietante quel <ogni tanto sorridi>, mi fa pensare al manicomio, che tra l'altro non esiste più.
    Fabio, io ti stimo tanto, T. V. B. un sacco: me la spieghi?!?

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