Ho le lacrime in tasca,
nel cappello,
nell'ombrello.
Quando mi muovo
piove tiepido
e salato.
Sbircio tra le mie nuvole
per un arcobaleno
o uno squarcio,
o solo un raggio di sole,
ma non posso guardare
a lungo in alto,
perché la mia pioggia
mi inonda,
mi sprofonda,
mi annebbia
come in una palude
di una primavera inglese.