Trascorri la stagione fredda della tua vita.
Io, incapace di dare respiro ai tuoi tormenti,
ricordo quando andammo per i campi.
M'insegnasti ad apprezzare l'odore del gelsomino arabo,
a gustare i chicchi d'uva, doni del dio Bacco,
ad ascoltare il sussurro delle foglie d'ulivo.
Albero con la chioma colore grigio - argenteo, mi dicesti!,
dal tronco contorto e tortuoso.
Olivo saraceno.
Immagine della tua esistenza!
Non comprendevo il senso! Perdonami.
Adesso capisco
e vorrei fermare,
recuperare, il tempo.
Nella nebbia della quotidianità
afferrerò la tua mano e...
la terrò stretta.
Come il pio Enea,
Ti sorreggerò con tutte le mie forze.
Danzerò con la Morte!
Le strapperò le viscere.
fino a quando, esausta, si allontanerà da Te.
Ed io Ti riporterò pei campi...
... con mio figlio.