Di quell'albero
restano le sue radici,
troppi inverni
hanno sferzato i suoi rami
e voci e nidi,
a rincorrere stagioni.
Mi arrampicavo
fino alla sua cima
e tutto mi sembrava grande,
si apriva sconfinata
ai suoi piedi la vallata,
dove soffiavo i miei sogni colorati.
Da grandi tutto diventa piccolo,
la linea dell'orizzonte si avvicina,
sembra quasi di toccarla con la mano,
il sentiero alle spalle,
sempre più lontano,
sempre più vicino.
Nell'aria di un novembre,
le sue radici,
coperte di ricordi.