Vi rivedo,
ad un ad uno,
amici di ieri,
acciambellati
su morbidi sofà,
spiando, sornioni,
ogni mossa,
ogni sospiro.
Chicco, Benny, Giulia…
e poi… tanti…
troppi… per una
civile abitazione.
Sottratti alla strada,
all’indifferenza,
alla grettezza umana.
Palle di pelo,
aggrovigliate,
in un’unica matassa.
Soffici peluches,
dagli occhi lampeggianti
e dai corpi,
ripetutamente arcuati,
alla ricerca di una carezza.
Amici mici,
bramosi di evadere e
scorazzare pei campi,
oppure distendersi
al sole di primavera.
La libertà
vi ho concesso,
affidandovi a mani sicure,
e preferendo
alla vostra infelicità,
la mia solitudine…