Scrive, telefona
insistente,
mi scalfisce,
e io so bene
che mente.
Continua, mi parla,
per avermi è eloquente.
La mia diffidenza traballa.
Impavido,
seppur raggelato
prosegue
animato
da furore seduttivo
biologico,
riproduttivo.
Come un elefante marino.
Infine,
raschia via la mia coerenza
la mia decenza,
si allenta
il mio pugno granitico
e perdo la retta via:
cedo all'urgenza:
io, con la scusa dell'amore:
solo poche ore..
e la mia testa muore.
Comincia una nuova
vita:
siamo tutti figli
di un verme, attaccato
alla lenza
con un "ti amo" che punge.