Quando mi sfuggi dalle dita ed io non me ne accorgo
se non fosse che cercandoti non ti trovo
quando guardi chissà dove (comunque oltre me)
ed io non so come riportarti indietro
quando mi rubi al tempo, al sonno, alla vita (la mia!)
per non lasciarmi dentro agli occhi di nessuno
quando spietato m'insegui e crudele mi stani
così che al mondo non vi è luogo solo mio
quando ti incolli talmente alla mia pelle
che non distinguo più dove inizio io e finisci tu
quando le tue mani incerte ed aspre
si fanno lievi - e non sai quanto - sul mio viso
quando i segni sul tuo corpo raccontano ciò che hai veduto
ma molto più ciò che hai perduto
quando nei tuoi abbracci violenti e disperati
sento puro ed assoluto il tuo bisogno di tutto
quando uno solo dei tuoi occhi, quello del cuore,
diviene un lago di sale - mai oseresti chiamarlo pianto! -
... quando tutto questo accade
e tu neghi convinto, ma mai abbastanza,
io non posso che sorridere tra i tuoi capelli
assaporando la dolce tregua del tuo dormire sul mio seno,
quando più nulla puoi fare per impedirmi di amarti.