Sono flash che tornano e poi fuggono...
Avevo un cestino di plastica traforata
e dentro un bavaglino
e due fette di pane
e tante scarpe allineate
che aspettavano la nostra uscita.
Il primo lavoro... crescere,
un compito difficile,
ed una maestra antica,
un po' burbera e severa.
Ma le sue mani creavano dal nulla,
bastava un po' di carta
e di ovatta e nascevano i pulcini
e le stelline a Natale.
Le recite e le parole dimenticate,
con voce tremante, le nostre attese,
le nostre speranze.
Le bambole, ma solo per la foto,
i mattoncini di plastica colorata,
che non stavano neanche insieme,
non ho mai imparato a costruire.
Rubavo le uova a mia madre,
le nascondevo tra la lana
era molto di più di apparire
... essere,
Un regalo che la vita mi ha concesso,
oggi mamma di due splendidi
e complicati adolescenti,
ma dall'alto della mia età
ancora non ho ricevuto
una risposta a quella domanda...
Crescere... Un lavoro
che non finisce mai.