Questa terra che sostiene il mio passo
e fece da suolo all'esercito di Roma
e fu lisciata dalle stoffe dei faraoni
e nasconde la segreta fiamma della fornace
in cui fu forgiato l'uomo
prima del primo incauto falò
è terra di tutti, o di nessuno
ma mai dovrebbe essere di qualcuno
perchè qualcun altro ne sia cacciato.
È carne violentata da ferrose lingue
frementi di succhiare un sangue nero
come fruga il becco nel legno verminoso
ha ragni d'acciao che le mordono la schiena
per lasciarla nuda e vuota
porta seni fasulli eretti per mascherare
le feci marcescenti delle città.
La terra è una vecchia donna
a cui nessuno più chinò il capo
stuprata ogni momento
condannata a vivere l'agonia e
morire insieme al figlio che tiene in grembo.