Ho indossato per te i miei vestiti migliori,
sperando e temendo
che pure quel giorno nefasto
tu accendessi i tuoi pensieri per rivolgerli a me.
Ho indossato per te il nero più acceso,
come si conviene in queste occasioni
in cui tutto sembra perduto.
Ma il nero del mio abito era pieno di sfumature colorate,
tutte intrise del sangue e della vita
di cui tu mi hai privato.
Ho pianto,
ho sofferto,
ho buttato i miei fazzoletti al vento
perché solo il ricordo potesse raccoglierli.
Ed ogni lacrima era gioia,
era riso,
era rinascita,
era vita.
La vita di cui tu mi privasti.
Era consapevolezza,
era amore,
ero io,
finalmente io.