a fatica
il primo albeggiare
ha il sopravvento
sul bigio orizzonte orientale
come amanti sfiancati
nubi e collina giacciono
madidi e stremati
dopo una notte di tempesta
dei sensi
ed il percuotere ritmico
di questo maestrale
roride labbra afone giurano amore
aridi monemi
spazzati dal vento del mendacio
lastricano viali infiniti
che gli elementi
invano tentano di lavare
perchè
non dirmi subito ch'era solo ebbro richiamo carneo
perchè