L'infinito
ama scherzare
giocare
a nascondino
con le linee delle nostre mani
ricongiungendole in un punto
senza dimensione
fuori mano
ed io mi struggo
tremo
Stellina mia
fragile papavero rosso
slanciata spiga di grano
nell'insita memoria
di un Amore eterno
reo di Terra natia
di perdere anche solo per un attimo
nel sole dei Tuoi occhi
il paradiso fiorito
gli aloni magnificenti
del Tuo generoso amato corpo