L'odore del silenzio ha decimato le mie ombre.
Sono ben esposta alle intemperie
della prossima caccia
pronta ad entrare
senza difese
in quella fitta e sconosciuta
foresta
Qualcuno lì dimora
vaga e regge un regno solido
e ambiguo
come quello di ogni essere che a se stesso
affidi le sorti del suo esistere
Forse ne incontrerò gli occhi
iniettati di fame e solitudine
o mi accosterò alla sua pelliccia
morbida e calda
fidandomi dell'istinto delle sue fauci
forse gli mentirò
sciogliendomi i capelli
sfidando la sua pazienza
fermando in tempo l'istinto al divorarmi
dandogli tregua con lo spazio e controvento
Suoneranno lontane quelle campane
che segnarono le ore dei miei passi
ma non le seguirò per tornare indietro
e sarò luna piena
per il canto
di un lupo.